Museo Virtuale di un laboratorio di indoratura
Un laboratorio di restauro e doratura di fine 800 fra passato e presente


I MATERIALI DEL DORATORE TRA PASSATO E PRESENTE

Alcool.

Bolo: polvere estratta fino agli anni ’70 da una prestigiosa cava sita in Armenia e  confezionata in coni rossi e gialli dalla ditta Le Franc (foto); dopo la chiusura per estinzione della stessa la Le Franc sono stati messi in commercio prodotti sostitutivi pronti all’uso.

Cera d’api: per lucidare e/o patinare (invecchiare). Oggi esistono in commercio altri tipi di “cere” atte allo scopo.

Chiara d’uovo:  vecchia tecnica di fissaggio della doratura.

Colla “garavella”:  vecchio collante prodotto con le ossa di animali. Mutuato dalla falegnameria.


Colla di coniglio: dapprima prodotto in tavolette ora in commercio in perle dalla Azienda francese Toten. (foto).

Colla di pesce: in fogli, gli stessi usati in cucina.

Colori in polvere: acquistati in mesticheria. I più vecchi di certa origine minerale e animale come: Il Blu manto di madonna……… oggi sostituiti da colori ad  acqua di produzione industriale.(foto).

Farina: vecchia tecnica di produzione di stampi  sostituita in tempi recenti con la plastilina.

Gommalacca: acquistata in mesticheria e prodotta dalla ditta Angelo. Per fissare e lucidare.

Le foglie: in oro, di varia caratura o grado, ottone,  argento o alluminio.(foto)

Mordente: vernice  liquida trasparente  essiccante in 12/24 ore a  funzione adesiva. Prodotto dalla Le Franc. In tempi recenti i mordenti sono stati studiati in soluzione ad acqua a presa rapida mediamente 3 ore e di più semplice applicazione.(foto).

Osso di seppia: la caratteristica della leggerezza e della capacità abrasiva di questo materiale lo rendono idoneo a pulire le sbavature delle dorature dette “a mordente” su marmi  o altre superfici.

Pan-gesso di Bologna: ricavato dalle Cave di Gessi di Zola Predosa  e acquistato in polvere  (foto)  presso la Antica mesticheria Fossi sita in Piazza Galvani a Bologna. Ora si può trovare anche pronto all’uso.

Pece

Pietra di paragone:  pietra porosa di probabile origine vulcanica (tipo pomice) che una volta steso il colore lo rende all’occhio  come da asciutto.(foto)

Pietra Pomice: usata in polvere per “invecchiare” le superficie restaurata.

Pietra tipo “Cote”:  per arrotare i coltelli di stesura della foglia .

Porporina: polvere di bronzo.(foto).

Sapone: antica tecnica di laccatura.

Scagliola: derivato del gesso in polvere molto fine.

Talco: per isolare gli stampi  e lucidare.

Vinavil: collante vinilico recente.





Colla di Coniglio


Colori in polvere


Foglia d'oro


Mordenti


Polvere di gesso e grattatoio


Pietra detta di paragone


Porporina


I MATERIALI